Manzoni Bianco - Montello - Colli Asolani DOC Serafini & Vidotto
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Ha tonalità giallo-paglierino con luminosi e sottili bagliori dorato-chiari; è cristallino e di ottima consistenza.
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Ha tonalità giallo-paglierino con luminosi e sottili bagliori dorato-chiari; è cristallino e di ottima consistenza.
Coda di Volpe, uva citata già da Plinio il Vecchio nella sua “Naturalis Historia” col nome di “Cauda Vulpium” per il suo grappolo che in piena maturazione assume, appunto, la forma della coda della volpe.
Il nome stesso del vino lo dice “Base”, perché tutto parte da qui!Dalla delicata eleganza dell’uva Garganega otteniamo questo Soave ricco di stile e piacevolezza.Un vino dal profumo intenso di fiori bianchi, morbido in bocca, delicato e caratterizzato da un finale leggermente...
Greco è un uva così denominata perchè portata in Italia meridionale dai Pelasgi della Tessaglia nell’ VIII secolo A.C. È chiamata anche “aminea gemina” per la forma gemellare dei piccoli grappoli.
Fiano, uva chiamata dai Latini “Vitis Apiana” perchè le api sono particolarmente ghiotte della dolcezza di questa uva.
Donna Lisa Malvasia è prodotto con uve Malvasia Bianca in purezza, raccolte nella prima decade di settembre.
Ideale su crudité di crostacei e molluschi, risotto con gamberetti di laguna, trenette al pesto, fritto di scampi e calamari, asparagi gratinati. Ma stupendo compagno dei migliori prosciutti crudi a tendenza dolce: da S. Daniele a Parma, da Sauris a Montagnana.
Campo Vulcano è il nome di questo Soave che rimanda subito all’origine vulcanica del suolo da cui proviene.Coltivato nella zona Classica delle colline di Monteforte d’Alpone è il frutto di un’accurata selezione di uve Garganega e Trebbiano di Soave.L’uva Garganega è di quelle dorate con una bella...
Le uve Verdeca si esprimono con il caratteristico giallo paglierino e riflessi verdolini.
Falanghina dal termine greco-latino “Falango”, cioè “Palo”, in quanto la caratteristica della viticoltura campana è quella della “Vite legata al palo”, o sempre dal termine greco-latino “Falange”, dandogli però il significato di “Falange” del dito al quale si vorrebbe che l’acino somigli.