Verdiso Colli Trevigiani IGP Collalto
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La sua incredibile e fine nota acidula lo pone fra i vini più caratteristici e rappresentativi della terra trevigiana.
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La sua incredibile e fine nota acidula lo pone fra i vini più caratteristici e rappresentativi della terra trevigiana.
Coda di Volpe, uva citata già da Plinio il Vecchio nella sua “Naturalis Historia” col nome di “Cauda Vulpium” per il suo grappolo che in piena maturazione assume, appunto, la forma della coda della volpe.
Paglia con accennate sfumature verdognole, raggiunge riflessi dorati con l’invecchiamento.Al naso melone, mandarino e pompelmo con accenni di menta e qualche nota floreale nella fase giovanile.Al palato sapido, fresco e minerale, di marcata tipicità.
Greco è un uva così denominata perchè portata in Italia meridionale dai Pelasgi della Tessaglia nell’ VIII secolo A.C. È chiamata anche “aminea gemina” per la forma gemellare dei piccoli grappoli.
Fiano, uva chiamata dai Latini “Vitis Apiana” perchè le api sono particolarmente ghiotte della dolcezza di questa uva.
Il fascino della sua essenza minerale non ha eguali. Splendido per il rigore stilistico che si distingue per potenza e rotondità. Perfetto equilibrio tra acidità e freschezza. Particolare, unico, irripetibile. Il motivo della denominazione uguale al noto formaggio e’ incerto ma probabilmente e’...
Tra fine Ottobre e Novembre terza vendemmia per il Lugana Riserva del Lupo, otteniamo così acini con botrytis nobile.Otteniamo così acini con botrytis nobile dai quali possiamo estrarre tutta la mineralità dei nostri terreni che erano un tempo fondale del lago.
Il meglio delle nostre uve, delle nostre viti e dei nostri terroir per ottenere un vino da sogno… Tutta la passione e l’amore per la nostra terra in un grande vino che celebra 10 splendide vendemmie nel rispetto di un passato antico. Un frutto meraviglioso ed un territorio inimitabile che creano...
Falanghina dal termine greco-latino “Falango”, cioè “Palo”, in quanto la caratteristica della viticoltura campana è quella della “Vite legata al palo”, o sempre dal termine greco-latino “Falange”, dandogli però il significato di “Falange” del dito al quale si vorrebbe che l’acino somigli.