Cirò Bianco Graco Scala
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Vino di colore giallo con riflessi verdolini, profumo delicato ed elegante, con note floreali di fiori bianchi. Sapore secco, fresco e sapido, ben equilibrato e con retrogusto piacevolmente fine.
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Vino di colore giallo con riflessi verdolini, profumo delicato ed elegante, con note floreali di fiori bianchi. Sapore secco, fresco e sapido, ben equilibrato e con retrogusto piacevolmente fine.
Coda di Volpe, uva citata già da Plinio il Vecchio nella sua “Naturalis Historia” col nome di “Cauda Vulpium” per il suo grappolo che in piena maturazione assume, appunto, la forma della coda della volpe.
Con "L’insolito del Pozzo Buono" abbiamo voluto esaltare le eccezionali caratteristiche sensoriali ed organolettiche del nostro vitigno autoctono: il Verdicchio dei Castelli di Jesi.
Greco è un uva così denominata perchè portata in Italia meridionale dai Pelasgi della Tessaglia nell’ VIII secolo A.C. È chiamata anche “aminea gemina” per la forma gemellare dei piccoli grappoli.
Fiano, uva chiamata dai Latini “Vitis Apiana” perchè le api sono particolarmente ghiotte della dolcezza di questa uva.
Le uve, quali il Nebbiolo (Chiavennasca), Prugnola e Rossola, della sottozona Grumello, vengono vinificate "in rosso" con una macerazione medio-lunga. Dopo 2 mesi in acciaio e 18 mesi in botti grandi di Rovere di Slavonia da 80 hl, seguono altri 4 mesi di affinamento in bottiglia.
È il più noto e rinomato delle Marche, viene prodotto dalla nostra azienda selezionando le uve e vinificandolo in purezza; il colore è giallo paglierino intenso con sottili sfumature verdi. Al palato risulta franco e pulito rivelando un corpo di buona struttura ed una sensibile componente alcolica.
Falanghina dal termine greco-latino “Falango”, cioè “Palo”, in quanto la caratteristica della viticoltura campana è quella della “Vite legata al palo”, o sempre dal termine greco-latino “Falange”, dandogli però il significato di “Falange” del dito al quale si vorrebbe che l’acino somigli.
Vino prodotto in ambiente alpino utilizzando uve Nebbiolo vinificate in bianco. L’origine geologica del terreno risale allo scontro tra la placca africana e quella europea che ha dato origine alle Alpi. La grande variabilità delle rocce che ne sono derivate donano mineralità ed eleganza.