Cabernet Franc Alturis
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Piccola frutta rossa su un tappeto di spezie dolci. Equilibrato e morbido ha buona struttura e rispecchia la tipicità ma senza esubero di aromi.
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Piccola frutta rossa su un tappeto di spezie dolci. Equilibrato e morbido ha buona struttura e rispecchia la tipicità ma senza esubero di aromi.
Profumo elegante ed intenso, con note fruttate di pesca e fiori di acacia. In bocca è fresco, avvolgente, sapido e persistente.
Vino da dessert. Intenso e complesso al naso, ha un bouquet di grande eleganza: regala frutta secca, miele d’acacia e caramella d’orzo. Tipico finale dolce e ammandorlato.
Entra al naso delicato, con eleganti toni fruttati e floreali che si fondono a sensazioni minerali. Ha aromi puliti e freschi con raffinate sfumature di gelsomino su note fruttare di mela golden e frutti tropicali maturi. In bocca è vivace ed equilibrato, ha buona morbidezza e viva sapidità.
Bouquet raffinato, ampio e complesso, con note di frutta esotica, fieno, crosta di pane e mandorla tostata che distinguono la sua tipicità. Al gusto conferma le sensazioni olfattive e risulta secco, pieno e sapido. Si distingue per la sua piacevolezzaed eleganza.
Esprime al meglio questo vitigno autoctono che rappresentail territorio più di qualunque altro. Olfatto caratterizzato daottima tipicità con caldi ricordi di miele di tiglio, fiori bianchi epera. Equilibrato al gusto, dove l’accattivante morbidezza vienebilanciata da sapidità e viva freschezza....
Coda di Volpe, uva citata già da Plinio il Vecchio nella sua “Naturalis Historia” col nome di “Cauda Vulpium” per il suo grappolo che in piena maturazione assume, appunto, la forma della coda della volpe.
Greco è un uva così denominata perchè portata in Italia meridionale dai Pelasgi della Tessaglia nell’ VIII secolo A.C. È chiamata anche “aminea gemina” per la forma gemellare dei piccoli grappoli.
Fiano, uva chiamata dai Latini “Vitis Apiana” perchè le api sono particolarmente ghiotte della dolcezza di questa uva.
L’etichetta “Numero Chiuso” racchiude tutta l’autenticità e la pregevolezza del vino riservata solo a chi apprezza e sa coniugare il rispetto del territorio, la tradizione locale e l’amore per il buon vino.
Lo Chardonnay, in Piemonte, non è come molti credono un’introduzione moderna. La sua presenza è attestata a partire dalla prima metà dell’Ottocento grazie all’intraprendenza di Filippo Asinari, Conte di san Marzano e Costigliole ed importante figura politica-militare. Al suo rientro dalla...
Profumo elegante ed intenso, con note varietali di salvia, foglia di pomodoro e mentuccia, che si mescolano a sentori fruttati di pompelmo e frutta esotica. In bocca è fresco, avvolgente, sapido e persistente.
Profumo elegante e fruttato con piacevoli note di vaniglia, piccola pasticceria e frutta matura. Al palato si presenta deciso e persistente. La trama avvolgente conferma a lungo gli echi fruttati e morbidi e la piacevole freschezza invoglia ad un nuovo sorso.
Falanghina dal termine greco-latino “Falango”, cioè “Palo”, in quanto la caratteristica della viticoltura campana è quella della “Vite legata al palo”, o sempre dal termine greco-latino “Falange”, dandogli però il significato di “Falange” del dito al quale si vorrebbe che l’acino somigli.
Dalla metà degli anni ’80 l’azienda Coppo gestisce la Tenuta La Rocca a Monterotondo di Gavi. Questo classico bianco piemontese è ottenuto da uve Cortese, uno dei vitigni autoctoni più antichi del Piemonte, così chiamato perché destinato alla produzione di vini per la Corte. Il Gavi La Rocca...
Di colore giallo paglierino con giovani riflessi verdolini.
Un bianco di grande stoffa e fascino, dal colore giallo paglierino intenso con leggeri riflessi dorati.