Aglianico è un’uva portata dai greci da cui il nome di “Uva Ellenica” trasformato durante il Regno di Napoli in “Uva Aglianica” dagli Aragonesi per via della loro pronuncia della doppia “l” in “gl”.

Ci sono voluti 35 atti notarili e 7 anni per riunire i tanti appezzamenti di Montebruna, proprietà di grande valore enologico. Quando ci siamo riusciti, per la gioia le abbiamo dato voci e versi, coinvolgendo artisti, poeti e musicisti che hanno cantato questa Barbera e la sua terra, “una terra...

Rubino fitto dalle sfumature porpora. Profumi di spezie, di mora, di confettura, di sottobosco. Palato di solida struttura, dalle note di vaniglia e incenso, dal tono sanguigno, dalle sensazioni erbacee, dal tannino regale, dal nobile soffio alcolico, dal finale speziato e fruttato.

Sangiovese, Merlot e Syrah. Quando l’annata lo consente, nasce questo vino personale, caldo e avvolgente, con tannini morbidi e con finale persistente. Il profumo è fruttato, con note di prugna e ciliegia nera. Da provare su faraona ripiena alla salvia, piccione al tegame e cinghiale in buglione.

Rubino-porpora di ottima fittezza e definizione. Intriganti profumi di brace, di chine, di frutti di bosco. Il palato è denso e strutturato quanto sottile e ricco di sfumature. Il tannino è compatto, l’allungo pieno di sapore, il finale sa di erbe mediterranee e officinali.

L’Uccellone era il soprannome di una donna che viveva nella collina delle vigne. Il suo naso ricordava il becco di un uccello, in più vestiva sempre di nero: questo le valse il soprannome in paese. Da qui il nome Bricco dell’Uccellone.

È il vino con cui inizia ufficialmente la storia di Braida: la prima uva per questo vino cresceva nella vigna di nonna Caterina e in cantina il nonno scriveva col gesso “La Monella” sulla botte di Barbera più esuberante.Nasce da vigneti giovani, è vivace e non è mai cambiata perché è perfetta...

Da uve di sangiovese, canaiolo e colorino, ad un altitudine di 300 metri circa, nasce il Chianti Ugo Bing. Intenso, fruttato e fresco, è la vera espressione del terroir . Ben bilanciato e persistente, con sentori di fiori. Da il meglio con selvaggina e carni rosse, brasati di manzo, fagiano ripieno.

Rubino dalle sfumature granato. Profumi varietali che spaziano dalla terra alle erbe, dal cuoio alla ciliegia. Il palato, succoso e tonico, è scandito da trasparenze mentolate, da note di frutti di bosco, da uno sviluppo compiuto, con un tannino compatto e un finale dalle note di pepe.