Groppello IGT Veneto Col Dovigo
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Vitigno locale quasi scomparso, ad una innata eleganza unisce un particolarissimo profumo di viole e mirtilli.
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Vitigno locale quasi scomparso, ad una innata eleganza unisce un particolarissimo profumo di viole e mirtilli.
Rosso granato, dai profumi erbacei, il Riva dei Basalti ha il boccato elegante e una tannicità strutturata e morbida allo stesso tempo, con un sentore di legno di rovere francese dato dall’affinamento in tonneaux di 12 mesi.
Le uve Barbera provenienti dalla zona del Barolo e del Barbaresco conferiscono alla nostra Barbera caratteri esclusivi di piena struttura, carnosità, complessità, morbidezza, sentori di frutto molto maturo, spezie e una lunga vita.
Velluto. Uva passita di Merlot e frutto fresco di Cabernet Sauvignon selezionato. Un anno di riposo in botte e un anno di maturazione in bottiglia. Stoffa e complessità.
Il nostro Barbaresco è frutto dell’accurata selezione di uve Nebbiolo provenienti da vigneti di proprietà della nostra Famiglia, situati in diverse posizioni all’interno della zona del Barbaresco: a Treiso (Cascina Il Bricco, San Stefanetto e Bongiovanni) e a San Rocco Seno D’Elvio (Rocche di...
Un Barolo di stile classico, di corpo ed eleganza, di struttura e armonia, con tannini soffici ed un giusto frutto, austero ma suadente. Di lunghissima vita.
Il nostro Cabernet IGT è ottenuto da uve provenienti dalla zona pedecollinare di Gambellara, in località Giaroni. Affinato in vasca di acciaio, il vino è il risultato di uva Cabernet in purezza. Dal colore rosso rubino, con profumi erbacei, ha il bouquet di peperone, pepe e humus che si mescolano...
Carmenere è un vino intenso e avvolgente, è un clone di Cabernet Franc e Gros Cabernet. 100% in purezza è ottenuto da uve coltivate in località Acque di Lonigo (proprio sopra al Convento dei Frati). Fruttato di medio corpo, intenso e avvolgente al naso, con un colore rubino profondo. Sprigiona un...
Speziato, sapido, di media struttura, ma di grande fragranza. Ottimo con il pesce. Va servito leggermente fresco.
Un mito intramontabile perché il nome amarone è apparso in etichetta in italia per la prima volta nel 1953 grazie a Bolla. In questa versione, l’Amarone Bolla esprime al massimo il suo potenziale fruttato.