Cabernet Franc Alturis
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Piccola frutta rossa su un tappeto di spezie dolci. Equilibrato e morbido ha buona struttura e rispecchia la tipicità ma senza esubero di aromi.
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Piccola frutta rossa su un tappeto di spezie dolci. Equilibrato e morbido ha buona struttura e rispecchia la tipicità ma senza esubero di aromi.
Profumo elegante ed intenso, con note fruttate di pesca e fiori di acacia. In bocca è fresco, avvolgente, sapido e persistente.
Vino da dessert. Intenso e complesso al naso, ha un bouquet di grande eleganza: regala frutta secca, miele d’acacia e caramella d’orzo. Tipico finale dolce e ammandorlato.
Entra al naso delicato, con eleganti toni fruttati e floreali che si fondono a sensazioni minerali. Ha aromi puliti e freschi con raffinate sfumature di gelsomino su note fruttare di mela golden e frutti tropicali maturi. In bocca è vivace ed equilibrato, ha buona morbidezza e viva sapidità.
Bouquet raffinato, ampio e complesso, con note di frutta esotica, fieno, crosta di pane e mandorla tostata che distinguono la sua tipicità. Al gusto conferma le sensazioni olfattive e risulta secco, pieno e sapido. Si distingue per la sua piacevolezzaed eleganza.
Esprime al meglio questo vitigno autoctono che rappresentail territorio più di qualunque altro. Olfatto caratterizzato daottima tipicità con caldi ricordi di miele di tiglio, fiori bianchi epera. Equilibrato al gusto, dove l’accattivante morbidezza vienebilanciata da sapidità e viva freschezza....
La falanghina è coltivata secondo i tradizionali metodi diffusi anche in Germania e in Francia durante il medioevo, come nelle riggiole medievali conservate nella biblioteca casanetese oppure nella stampella dell'XI secolo della vendemmia longobarda nella chiesa di Santa Sofia a Benevento.
Il greco proviene da una vigna a cento metri in linea d'aria dalla docg di Avellino, ma le piante testimoniano di una vigna tra le più vecchie della varietà citata da Plinio. L'etichetta è una riggiola borbonica, del settecento, come tutte le etichette della casa vinicola.
Caudium significa coda, e la coda di volpe ha la sua zona di elezione a Cirignano, casale di Montesarchio in zona pedemontana. A Cirignano il vitigno cresce in zone difficili, povere, senza terreno, su pendii più ripidi della Mosella o della Val d'Aosta. Viticoltura estrema. L'etichetta è un...
Prende il nome dal vitigno omonimo che i latini chiamavano Vitis apiana, grazie alle api particolarmente ghiotte della dolceza di queste uve. Nel registro di Federico II di Svevia è annotato un ordine per tre "salme" di fiano. Anche Carlo D'Angiò impiantò nella propria vigna reale ben 16.000 viti...
Dall’amore per questo vitigno nasce un vino di grande eleganza che svela subito note fruttate e tropicali tipiche dei vini del Nuovo Mondo.
Profumo elegante ed intenso, con note varietali di salvia, foglia di pomodoro e mentuccia, che si mescolano a sentori fruttati di pompelmo e frutta esotica. In bocca è fresco, avvolgente, sapido e persistente.
Vino di colore giallo paglierino ottenuto da uve Trebbiano, Roscetto e Malvasia, risulta fresco e strutturato grazie al buon livello di acidità. Molto piacevole al naso per le sue caratteristiche di fine aromaticità, presenta note floreali e fruttate.
Il colore giallo carico lascia intendere fin da subito la complessità e la ricchezza del vino. Sentori agrumati di cedro si fondono insieme a sensazioni di mela. Vino pieno al gusto, ma anche fresco, sapido e persistente.
Profumo elegante e fruttato con piacevoli note di vaniglia, piccola pasticceria e frutta matura. Al palato si presenta deciso e persistente. La trama avvolgente conferma a lungo gli echi fruttati e morbidi e la piacevole freschezza invoglia ad un nuovo sorso.
Ogni vino che esce dagli schemi della tradizione parte da un’idea che nasce un po’ per caso e un po’ per scommessa. L’Azienda ha sempre avuto la convinzione che il Verdicchio fosse uno dei pochissimi bianchi da potersi esaltare sia nella fermentazione che nell’affinamento in legno. Dall’utilizzo...
La donnalaura è l'emblema del luogo di origine della falanghina, Montesarchio, con due biotipi, uno conosciuto ora in tutta la Campania e un altro più raro, esuberante, e con grande acidità. Laura è la nonna del proprietario della casa vinicola, Pasquale Clemente.