Gibelè Bianco IGT Pellegrino
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Gibelè, la montagna dell’Isola dei dammusi. Un bianco da uva Zibibbo, secco e fresco, con intensi profumi di gelsomino, mela verde e cedro.
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Gibelè, la montagna dell’Isola dei dammusi. Un bianco da uva Zibibbo, secco e fresco, con intensi profumi di gelsomino, mela verde e cedro.
Vitigno a bacca bianca originario della Valle del Rodano che si è diffuso nel Sud della Francia. Famoso il pregiato “Condrieu”. Molto resistente alla siccità, si adatta bene ai climi caldi. Le uve in maturazione assumono un color giallo carico ed i grappoli si presentano piuttosto compatti. Ama...
Dedicato al famoso ammiraglio inglese Horatio Nelson, che alla fine del Settecento era solito utilizzare il marsala per rifornire la sua flotta considerandolo una bevanda dai particolari effetti benefi ci curativi.
Vitigno del Jurançon, zona prossima ai Pirenei francesi atlantici. Forma superiore del Gros Manseng, presenta bacche particolarmente piccole dalla buccia spessa, che producono esigue quantità di mosto e possono restare sulla pianta fino ad autunno inoltrato, sì da concentrare lo zucchero con un...
Vitigno di origini antichissime, diffuso nel Lazio già in epoca romana e citato da Plinio come “uva pantastica”. È presente nell’area che va dai Castelli Romani ai Monti Lepini, sino alle propaggini verso il mare.
Giallo paglierino, con sentori floreali e fruttati, tratti erbacei e minerali. Dalla zona classica di Gambellara, il bianco affinato in botte di rovere francese. Pluripremiato dalla DOC di Gambellara, il Gambellara Classico della tenuta Natalina Grandi proviene dalle uve in purezza di...
Da uve zibibbo coltivate nei sabbiosi terreni vulcanici dell’isola, un delicato Moscato naturale dalle gradevoli note di pesca gialla, melone e agrumi.
Da terreni calcareo-argillosi, un bianco elegante, con gradevoli note fruttate e floreali.Colore: giallo paglierino con riflessi smeraldo.Profumo: piacevolmente fruttato e floreale, spiccano i profumi di mela verde e cedro, accompagnati da note di fiori bianchi.Gusto: abbastanza intenso e...
Questo vino prende il nome dall’antica città di “Satricum”. Le più antiche tracce di capanne risalgono al IX Sec. a.C. ed erano organizzate in forma di villaggio con luogo di culto al centro. Tale insediamento, situato sull’altura prossima al fiume Astura, più tardi sarebbe diventato l’Acropoli...
Salinaro, dal nome delle saline che sorgono lungo la costa, le cui brezze donano grande sapidità alle uve. Da uve Grillo, è un bianco fresco ed equilibrato.
Un dolce ricordo rivolto ad Anita, giovane sposa di Giuseppe Garibaldi, che fu accolto nel suo sbarco in Sicilia nel 1860 insieme ai Mille proprio con un bicchiere di vino marsala.
Un intraprendente mercante inglese, Benjamin detto “Bip”, giunto in Sicilia nel 1806, grazie alle sue eccezionali capacità imprenditoriali fondò un vero impero economico legato alla produzione del marsala.
Era il 1773 quando un ricco mercante di Liverpool di nome John approdò per caso sulle coste marsalesi e, aggiungendo dell’alcol al vino del luogo per poterlo portare con sé in Inghilterra, creava per primo il vino marsala.
Nes significa miracolo. L’isola di Pantelleria, selvaggia e generosa, ci dona il suo nettare più prezioso, un Passito dalle intense note di frutta candita, agrumi, eucalipto, salvia e albicocca.